Esiste dalla notte dei tempi ma promette di accompagnarci ancora a lungo negli anni. Parliamo dello yoga, pratica millenaria nata in India, circa seimila anni fa, che nell’ultimo ventennio ha subito un vero e proprio boom. Oltre le mode del momento, lo yoga è una filosofia di vita che usa il corpo per trascenderlo ed assicurare pace e benessere ai praticanti di ogni età. Solo in Italia, si stima che il numero di chi esegue ogni giorno il ‘Saluto al Sole’ è di due milioni e mezzo. E la tendenza è in aumento. Tutti pazzi per lo yoga, insomma, ma da dove nasce questo trend? Una delle risposte è la versatilità di questa disciplina, che trova risposta nel cuore stesso della pratica in cui si trascendono i limiti di spazio, cultura e religione, senza superare i limiti del corpo e nel rispetto del proprio stato di salute.
Lo yoga non viene praticato solo per mantenere il corpo elastico. Gli asana (posizioni) assunti durante la lezione si rivelano utili a disintossicare l’organismo, ridurre gli attacchi di panico, combattere l’insonnia, aumentare la consapevolezza, rallentare i processi degenerativi, potenziare la concentrazione, migliorare la flessibilità, ridurre il mal di schiena e implementare la memoria. La lista dei benefici è lunga e preziosa. Yoga è elisir di buona vita che insegna alle persone a prendere coscienza di sé nel rispetto e nell’accoglienza dell’altro. Ergo, a vivere bene con noi stessi tramite un rinnovato equilibrio ormonale raggiunto con il mantenimento delle posture e la stimolazione delle ghiandole endocrine, il cui rilascio va a influenzare comportamenti ed emozioni.
Il termine yoga deriva dalla radice sanscrita ‘yuj’ che vuol dire ‘unione’ ed è una delle sei correnti ortodosse dell’induismo derivante dalle sacre scritture Upanishad (parte finale dei Veda). Fu codificato in forma scritta tra il V e VI secolo d.C. dal saggio Patanjali negli Yoga Sutra – raccolta divisa in 4 capitoli e 196 aforismi - testo cardine del Raja Yoga sviluppato su un cammino di otto passi: salendo questa scala l’individuo progressivamente può raggiungere il samadhi, quello stato della coscienza in cui il conoscente, la conoscenza e il conosciuto diventano Uno. Grazie allo yoga è possibile entrare in profonda connessione con il mondo interno ed esterno; tramite le posture e le specifiche tecniche respiratorie (pranayama), lo stato introspettivo indotto dona rinnovato equilibrio ed energia. In questo stato di coscienza espansa ciascuno può ricollegarsi alla sua parte più profonda – l’anima – e migliorare la qualità della proprie relazioni.
Ogni lignaggio, cioè ogni scuola yoga, ha la sua visione rispetto alle posture ma oggi vengono riconosciuti come asana di base i seguenti modelli posturali rieducativi.
In piedi:
-Tadasana (la posizione della montagna, indispensabile per la staticità e la centratura),
-Trikonasana (il triangolo, utile per la mobilità dell’anca, la flessione laterale della colonna e la digestione),
-Uttanasana (piegamento in avanti, agisce sulla mobilità della colonna vertebrale e per la tonificazione dei nervi spinali),
-Bakasana (posizione del corvo, rafforza il senso dell’equilibrio e rafforza gli arti superiori donando al corpo e alla mente un senso di leggerezza),
-Vriksasana (posizione dell’albero, rinforza i muscoli delle gambe e delle cosce; come tutti gli asana sull’equilibrio lavora sul sistema nervoso).
A terra:
-Bujangasana (il cobra, rinforza e massaggia i muscoli della schiena e tonifica gli organi addominali),
-Shalabasana (locusta, massaggia gli organi interni e irrobustisce le fasce posteriori del corpo),
-Dhanurasana (arco, massaggia gli organi della digestione e migliora l’elasticità della colonna),
-Pascimottanasana (posizione della pinza, tonifica il sistema uro-genitale e implementa la digestione),
-Matsyasana (posizione del pesce, agisce sulle ghiandole del collo e rimuove le rigidità della parte alta della colonna),
-Ardha Matsyendrasana (la mezza torsione di Matsyendra, migliora la postura, lavora sulle anche e massaggia gli organi addominali),
-Halasana (aratro, estende la muscolatura spinale e allevia dalla costipazione),
-Sarvangasana (candela, regola il metabolismo, elimina la depressione e stimola la mente).
Oltre alle tre vie indicate dalla tradizione – yoga della conoscenza (jnana), yoga devozionale (bhakti) e yoga dell’azione (karma) – nei secoli sono fioriti altri percorsi yogici in grado di stimolare l’essere umano a ritrovare l’armonia perduta, come il kundalini, il tantra e l’hatha yoga – quest’ultimo, forse, tra i più praticati in occidente insieme all’ashtanga vinyasa e al power yoga. Attraverso tecniche di respiro, precise contrazioni muscolari (bandha) e il mantenimento di precise posizioni del corpo, l’hatha yoga ci guida sul sentiero che riporta al sé per attingere a quel bacino inesauribile di energia e conoscenza in grado di realizzare l’unione perduta. Lo yoga, appunto. Namasté.
Corso Hatha Yoga 1° Livello
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A cura di Alessandra MIccesi
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