A tutte le persone che intendono iniziare una attività fisica sotto la guida di un Personal Trainer, suggerisco di chiedere se, nel compenso pattuito, oltre essere guidati tecnicamente, si verrà sottoposti ad una analisi della composizione corporea.
Di frequente noto trainer che applicano le loro metodologie di allenamento senza aver effettuato controlli iniziali, né tanto meno intermedi o finali di plicometria o impedenziometria.
A cosa servono le analisi plicometriche e impedenziometriche?
Per coloro che non sono del settore basti sapere brevemente che, tramite analisi plicometrica (bicompartimentale), si potrà sapere la composizione corporea di un soggetto della sola massa magra e della massa grassa, mentre tramite analisi impedenziometrica (tricompartimentale) oltre le due citate masse avrò anche valori della massa muscolare attiva o ATM (il muscolo/motore brucia calorie del corpo umano), dell’acqua, ecc.
Perchè effettuare le analisi plicometriche e impedenziometriche?
Tendenzialmente i clienti chiedono di perdere peso (massa grassa) o di prenderlo (massa magra); gli stessi clienti seguono diete stilate da professionisti del settore (dietologi, nutrizionisti, ecc.) che raramente applicano metodologie sopra menzionate (peso ed altezza è il massimo delle misure che annotano) e che quindi, di controllo in controllo, non sono in grado di stabilire se il cambio di peso corporeo, ammesso che ci sia stato, sia a favore della massa magra (una sana ed equilibrata alimentazione ed un allenamento mirato dovrebbe portare un conseguente decremento della massa grassa).
Accade quindi che i clienti non percepiscono i cambiamenti che avvengo all'interno del loro corpo, soprattutto se l’ago della bilancia non si muove; ciò è dovuto al fatto che nel soggetto allenato la composizione corporea tende a favorire l’incremento del muscolo a discapito dell’adipe. Da qui i dubbi che attanagliano il cliente, il quale non percepisce se effettivamente stia migliorando.
La sola bilancia non può essere d’aiuto, poiché tale strumento non consente di capire se le metodiche (sia esse sportive che alimentari) che quotidianamente si applicano, stiano procedendo nella giusta direzione.
Nel caso specifico del personal trainer, come si può validare il protocollo di lavoro (intensità, volume, esercizi, ecc.) se anticipatamente non si è in possesso dei dati corporei del cliente?
Se non si hanno le misure iniziali del cliente (massa grassa e massa magra) da confrontare con i dati di metà e fine percorso, come si stabilirà che l’allenamento (unitamente all'alimentazione) abbia una sua validità?
Senza tener conto dell’aspetto professionale. Ogni anno infatti le varie federazioni di fitness (compresa l’Accademia Italiana Fitness) formano migliaia di personal trainer. Questo significa avere molta concorrenza, che non costituirà minaccia alcuna se il servizio da voi offerto sarà il più ampio e qualificato possibile.
Conclusioni
Monitorare i clienti periodicamente (iniziando con una semplice plicometria per passare in seguito ad una più costosa ma ben più precisa impedenziometria) significa coccolarli, farli sentire importanti e consapevoli di essere al centro di un progetto, cercare di migliorarli nella salute e nell'aspetto. Raggiungere questo obiettivo e gratificarsi dal risultato raggiunto fa si che il cliente possa diventare un grande veicolo pubblicitario (non c’è miglior pubblicità del passaparola).
A cura di Dr. Massimo De Santis
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