Una preziosa guida di otto pagine sulla salute del motore principale della vita: il cuore
Articoli e curiosità ti accompagneranno fra arterie e vene alla scoperta di tutto quello che devi sapere per vivere in salute e prenderti cura del tuo corpo… battito dopo battito
Una ricerca dell’Università di Oxford ci ha rivelato che nella vita, in media, il nostro cuore batte tre miliardi di volte, incominciando il suo movimento dopo due settimane circa dal concepimento stesso. È uno sforzo ininterrotto che dura per tutta la vita in modo involontario, attraverso un muscolo che svolge la sua attività di contrazione e rilassamento spontaneamente, in maniera del tutto indipendente dalla nostra volontà.
Il cuore rappresenta il muscolo più importante del corpo, senza il quale non è possibile sopravvivere e con il quale non ci si può permettere nessuna trascuratezza, anzi occorrono particolari attenzioni affinché il cuore sia sempre efficiente e in perfetta forma.
Com'è fatto il cuore e come funziona
Il cuore è l’organo principale, al centro dell’apparato circolatorio: il suo compito è quello di dilatarsi e contrarsi per pompare il sangue lungo i vasi e fare in modo che
giunga in tutte le parti del corpo. Il flusso di sangue verso il cuore avviene attraverso il sistema venoso, quello dal cuore verso il resto del corpo attraverso il sistema
arterioso.
Misurare la pressione serve per valutare la forza esercitata dal cuore per sospingere il sangue nei vasi. La pressione viene detta arteriosa se riguarda la circolazione del sangue nelle arterie, venosa se nelle vene. La pressione dà importanti informazioni sullo stato di salute dell’organismo e rappresenta un vero campanello d’allarme, in caso non dovesse essere nei giusti parametri.
La pressione non è un valore costante, ma cambia tra un battito cardiaco e l’altro e in corrispondenza di momenti particolari come il riposo, una normale attività, uno sforzo intenso oppure in condizioni esterne, come la temperatura o l’altitudine. Quando si ha una pressione elevata, il sistema cardiovascolare è sottoposto a uno
sforzo eccessivo e gli organi, alla lunga, si possono danneggiati. La pressione arteriosa si misura in millimetri di mercurio (mmHg). Oggi si misura con accuratezza e precisione anche a casa propria e i valori normali di questo parametro sono:
<135 mmHg per la pressione arteriosa sistolica, detta massima, che corrisponde alla massima pressione esercitata dal sangue nelle arterie a ogni contrazione (sistole) del cuore.
< 85 mmHg per la pressione arteriosa diastolica, detta minima, che corrisponde alla minima pressione esercitata dal sangue nelle arterie e si verifica durante la fase di riposo del cuore (diastole).
Le informazioni che si ricavano da una giusta misurazione sono importanti per stimare l’età biologica e lo stato di salute del cuore e delle arterie. Se i valori di pressione arteriosa massima e minima misurati in ambulatorio sono superiori rispettivamente a 140 e 90 mmHg si parla di pressione alta, chiamata “ipertensione”. Essa è il più grande fattore di rischio per tutte le più importanti patologie cardiovascolari, ma anche neurologiche e renali come, per esempio, l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale, la demenza senile e l’insufficienza renale. I problemi di salute dovuti a un cuore affaticato e mal funzionante non è più, purtroppo, una sola prerogativa del mondo adulto: l’ipertensione si sta diffondendo sempre di più anche nelle fasce di popolazione più giovani, inclusi i bambini, l’ipertensione a causa del peso eccessivo e della malnutrizione.
Un cuore dalle sane e buone abitudini
Investire nella salute è essenziale perché le abitudini di vita hanno un impatto molto importante sulla salute del nostro cuore.
“Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere” (Jim Rohn)
“Aver cura del proprio stile di vita è una strategia importante in un’ottica di prevenzione primaria nei soggetti che non hanno alcuna malattia cardiaca, ma che devono lavorare per ridurre il rischio di eventi avversi di tipo cardiovascolare. La prevenzione primaria è fondamentale, soprattutto in una popolazione giovane, negli uomini come nelle donne. Occorre sensibilizzare sempre di più i giovani a lavorare sulla prevenzione primaria: è il miglior investimento che possiamo fare anziché trovarci poi a curare la malattia una volta presente. Abitudini di vita corrette si associano spesso a uno stress minore e a una vita complessivamente più piacevole, benefica per il nostro cuore”: testuali e sacrosante parole del professor Giulio Stefanini, specialista in Cardiologia clinica e interventistica di Humanitas e docente di Humanitas University, che sottolinea in maniera molto forte la reale importanza delle nostre abitudini per la salute del cuore.
Il Professor Stefanini, inoltre, evidenzia in modo puntuale anche la divisione fondamentale che intercorre tra i fattori di rischio tradizionali per il nostro cuore.
Essi infatti si dividono in “modificabili” e “non modificabili”. I fattori non modificabili sono l’età, il genere e la familiarità per malattie cardiovascolari. Quelli modificabili invece sono i valori della pressione arteriosa, i grassi presenti nel sangue (colesterolo), il controllo della glicemia e del diabete, la dipendenza dal fumo di sigaretta. Il lavoro preventivo sui valori modificabili rappresenta l’ago della bilancia che può ridurre in maniera significativa il rischio di eventi avversi o irreparabili.
A cura della Dr.ssa Alessandra Demonte
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